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Il dito e la luna. Ambiguità, equivoci e sviste circa la diade purusa/prakrti

Dal 07/05/2022 al 21/05/2022

  • Organizzato da

    Gianfranco Del Moro

  • Condotto da

    Federico Squarcini

  • Numero di Ore Riconosciute

    12

Innumerevoli sono le cose che abbiamo sentito dire in merito al significato della celebre coppia di termini sanscriti puruṣa/prakṛti. Sulla scorta delle prime traduzioni in lingue europee, coniate agli inizi dell’ottocento, siamo tutt’ora soliti riferirci al binomio puruṣa/prakṛti mediante abbinamenti quali ‘spirito/materia’, ‘dio/natura’, ‘signore/creazione’, ‘coscienza suprema/ sostanza non cosciente’, ‘principio divino/sostrato materico’, ‘veggente-testimone sommo/ materia inerte’, ecc. In alternativa, dato che tutti queste abbinamenti sono fortemente gravati da pregiudizi teologici, c’è chi ricorre a traduzioni più laiche e rende la diade puruṣa/prakṛti con coppie come ‘anima/corpo’, ‘psichico/fisico’, ‘essenza/sostanza’, ‘maschile/femminile’, ‘mind/ body’, ‘uomo/natura’, ecc. In tutti questi casi, però, trattasi sempre e comunque di traduzioni, rese e articolazioni dei due termini in questione svolte all’insegna e in nome di un marcato, quanto ambiguo, dualismo, il quale afferma e ribadisce l’esistenza di una netta distinzione tra ente e cosa, tra res cogitans e res extensa, tra attivo e passivo, tra energia e massa, tra organico e inorganico, tra metafisico e fisico, tra trascendente e immanente. 
Nel corso degli incontri di questo seminario, dedicato all’esame e alla lettura di brani tratti da varie opere in lingua sanscrita, saranno presentati sia altri e diversi significati sia differenti modi di intendere il binomio puruṣa/prakṛti, il quale, per secoli, è stato al centro di un intenso e vivacissimo dibattito. Un dibattito oggi poco noto ma di straordinaria importanza, dal momento che tutti i suoi diversi e acutissimi partecipanti ambivano a trovare un ‘metodo’ (yoga) per evitare l’amaro equivoco in cui si cade quando si scambia il ‘dito’ per la ‘luna’ che esso indica. Svista dolente e massimamente concreta.

Date

  • 7 maggio
  • 21 maggio

Margine di assenze consentite
3 ore

Luogo
Online

Costo
160,00 € (incluso quota associativa)

Federico Squarcini
Insegna Religioni e Filosofie dell’India e Lingua e Letteratura Sanscrita all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dopo aver insegnato Indologia e Storia delle Religioni dell’India presso le Università di Firenze, Roma ‘La Sapienza’, Bologna. È Direttore del 'Master in Yoga Studies' dell’Università Ca’ Foscari, il primo in Europa. Oltre alle sue varie pubblicazioni, fra cui si veda il testo scritto con L. Mori, Yoga. Fra storia, salute e mercato, Carocci, Roma 2008, ha recentemente completato la traduzione integrale degli Yogasūtra di Patañjali per i tipi di Einaudi, Torino 2015.

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