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Contaminazioni tra Yoga e Buddhismo dalle origini a oggi. Due tradizioni a confronto

Dal 22/01/2023 al 26/03/2023

  • Organizzato da

    Simona Ramazzotti

  • Condotto da

    Marco Passavanti, Filippo Lunardo

  • Numero di Ore Riconosciute

    12

Il Buddhismo e lo yoga, fin dalle loro origini, hanno condiviso una serie di ideali e di idiomi comuni e, nel corso della loro lunga storia, hanno continuato a influenzarsi reciprocamente. Già negli Yogasūtra di Patañjali troviamo alcuni elementi che rimandano direttamente alla dottrina e alla pratica buddhiste e testimoniano un fecondo contatto dell’autore con la coeva scuola buddhista Yogācāra. Nel medioevo le scuole tantriche buddhiste hanno elaborato raffinate tecniche yogiche che coinvolgono molti aspetti della fisiologia sottile, mentre alcune delle più antiche tecniche di Haṭhayoga, destinate ad avere grande diffusione a partire dal XIII secolo circa, compaiono per la prima volta in alcuni testi buddhisti, tra i quali la Amṛtasiddhi. Nel panorama dello yoga moderno transnazionale alcuni aspetti della pratica buddhista hanno una diffusione ormai capillare: basti pensare a un concetto come mindfulness, o ‘presenza mentale’, che ha ormai un ruolo di primo piano nell’ambito delle ‘nuove spiritualità’.

Questo ciclo di incontri vuole essere un’occasione per ripercorrere alcune delle tappe salienti dell’incontro e del rapporto tra il Buddhismo e alcune tradizioni yogiche non buddhiste, un fenomeno che soltanto recentemente è stato pienamente messo a fuoco dagli studiosi accademici, di cui si parla ancora poco all’interno delle scuole di yoga e che è invece fondamentale per gettare nuova luce sulla genesi di molti aspetti della dottrina e anche della pratica yogica.

Date

  • 22 gennaio 2023
    ore 9:00-13:00
  • 26 febbraio
    ore 9:00-13:00
  • 26 marzo
    ore 9:00-13:00

Margine di assenze consentite
2 ore

Luogo
Online su piattaforma Zoom

Costo
120,00 € per l’intero ciclo
45,00 € per il singolo seminario

Marco Passavanti
Ha conseguito nel 2008 il dottorato di ricerca in Civiltà, società ed economia del Subcontinente indiano presso la Facoltà di Studi Orientali dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma. È specializzato nelle tradizioni yogiche del buddhismo indo-tibetano. Parallelamente alla formazione accademica ha coltivato lo studio e la pratica dello yoga, divenendo formatore nella tradizione del Viniyoga di Krishnamacharya e Desikachar. È autore di diversi studi e di traduzioni, fra cui la traduzione de ‘Le radici dello yoga’ di J. Mallinson e M. Singleton per Ubaldini. Si dedica da diversi anni all’insegnamento dello yoga e alla divulgazione del pensiero sud-asiatico, con un’attenzione particolare agli aspetti storici e alle dinamiche della trasmissione dello yoga nel mondo occidentale.

Filippo Lunardo
Ha conseguito nel 2010 il dottorato di ricerca in Storia dell’arte Tibetana presso l’Università degli Studi di Torino. Collabora con l’insegnamento di Tibetologia e di Lingua e Cultura Tibetana presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma. È autore di vari articoli e pubblicazioni scientifiche, tra cui ‘Il Buddhismo del Tibet’ inserito in ‘Fili di Seta. Introduzione al pensiero filosofico e religioso dell’Asia’, a cura di D. Rossi per Ubaldini. Nel 2022 ha pubblicato ‘Introduzione al Buddhismo tantrico in India e in Tibet’, Ed. Lindau Torino. Parallelamente alla formazione accademica ha coltivato la pratica della meditazione e lo studio di sutra e tantra della tradizione Buddhista indo-tibetana, divenendone insegnante. Ha fondato il Centro buddhista Maitri Sangha di Rieti ed è presidente dell’Associazione Nagarjuna Maitri Sangha di Roma.

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