Quando si pensa alle estensioni una delle prime parole che vengono alla mente è libertà. Fisicamente si tratta di creare libertà a livello del petto e del bacino, due zone che conservano il ricordo della posizione quadrupedica dei nostri antenati. Emotivamente, la chiusura del petto e del bacino esprime l’istinto di protezione delle nostre parti più vulnerabili, attitudine che può essere amplificata dalle esperienze individuali o anche da uno stile di vita sedentario. Le estensioni ‘aprono’, sviluppano energia, rafforzano una creativa capacità di reazione agli eventi, sono un tonico naturale.
Nel corso dell’intervento il professor Boccali guiderà alla scoperta del ruolo delle emozioni nella cultura indiana: dalla condanna radicale del buddhismo delle origini e delle Upanishad, dove le emozioni sono ritenute causa irrimediabile di regresso spirituale, alla loro equilibrata collocazione sul piano familiare e sociale, alla valorizzazione invece con il tantrismo come mezzi insostituibili di sviluppo e di libertà e come veicoli di conoscenze superiori. Il quadro così illuminato sarà arricchito da qualche riferimento nella poesia e nell’estetica, ritenute in India strumenti fondamentali di "educazione" e sviluppo costruttivo delle facoltà non razionali e di progresso verso la liberazione dal ciclo doloroso delle ri-nascite e ri-morti.

Programma
08.30 - 9.30 meditazione facoltativa
09.30 - 13.30 breve teoria sugli archi e pratica con Suzann Jonsson
13.30 - 14.30 pausa pranzo
14.30 - 16.00 pratica con Suzann Jonsson
16.30 - 18.00 teoria con il prof. Giuliano Boccali

Date

• 20 febbraio

Margine di assenze consentite
Nessuna

Luogo
YogaSegrate - Via Cellini, 11 - Segrate MI e online

Costo
70,00 €

Giuliano Boccali
Milanese, è stato per oltre quarant’anni professore di Indologia e Lingua e letteratura sanscrita all’Università degli Studi di Milano, e in precedenza della stessa disciplina e di Religioni e filosofie dell’India a Venezia, Ca’ Foscari; è da vent’anni e tuttora docente di Filosofia dell’India nei corsi di formazione degli insegnanti delle principali accademie e centri di Yoga. Fra le pubblicazioni si ricordano Passioni d’Oriente. Eros ed emozioni in India e Tibet (Einaudi, Torino 2007, curato con R. Torella; II° ed., YOGA. Teoria e pratica Vol. 30, Corriere della sera, Milano 2018), Induismo (Electa, Milano 2008, con C. Pieruccini) e diverse curatele delle edizioni italiane di grandi classici indiani: Poesia d’amore indiana (Marsilio, Venezia 20092), Poesia indiana classica (Marsilio, Venezia 2009, curato con S. Lienhard), Jayadeva, Gitagovinda (cura e traduzione, Adelphi, Milano 20094), Kālidāsa, La storia di Śiva e Pārvatī (Kumārasambhava), il capolavoro sull’amore e le nozze dei due grandi dèi (Marsilio, Venezia 2018). Edito da il Mulino da pochi mesi (2022), Il dio dalle frecce fiorite, una carrellata ampia e approfondita delle infinite forme che l’amore assume, nella millenaria tradizione spirituale indiana ricchissima di miti appassionanti e imprevedibili.

Suzann Jonsson
Terminata la scuola di formazione Yoga SFIDY nel 2008, ha continuato a seguire i seminari di Patrick Tomatis e Claudio Conte. Segue anche gli insegnamenti di Walter Thirak Ruta e Devan Balaji (discepoli di Sri Sri Sri Satchidananda Yogin).
Affianca la pratica sul tappetino allo studio di testi classici dello Yoga come gli Yoga Sūtra di Patañjali, Bhagavadgītā, Gheraṇḍasaṁhitā e Haṭhayogapradīpikā. Ha frequentato corsi di postformazione su Yoga Sūtra e Sāṁkhyakārikā con Claudio Conte, Federico Squarcini e Paolo Magnone. Preferisce chiamare la pratica che propone semplicemente Yoga, mirando verso il percorso regale dello Yoga, il Raja Yoga.